LUK – studi e attività della Fondazione Ragghianti

“Con questo corposo «Luk» numero 23 la rivista, pur mantenendo il suo formato, cambia la propria veste grafica, avendo di mira la chiarezza, l’eleganza e la leggibilità, e raddoppia la paginazione. Non soltanto alla veste editoriale si riducono però le riforme del periodico, che ambisce ad accentuare il suo carattere scientifico e a porsi con sempre maggior impegno quale spazio di approfondimento e ricerca su temi inerenti alle arti della visualità, con saggi anche di notevole respiro e ampiezza.

“Con questo corposo «Luk» numero 23 la rivista, pur mantenendo il suo formato, cambia la propria veste grafica, avendo di mira la chiarezza, l’eleganza e la leggibilità, e raddoppia la paginazione. Non soltanto alla veste editoriale si riducono però le riforme del periodico, che ambisce ad accentuare il suo carattere scientifico e a porsi con sempre maggior impegno quale spazio di approfondimento e ricerca su temi inerenti alle arti della visualità, con saggi anche di notevole respiro e ampiezza. Quelli inclusi nella prima sezione, che conserva la denominazione di ‘Inventario’, prendono spunto da mostre e iniziative tenutesi nel corso dell’anno, ma non costituiscono certo resoconti dell’attività della Fondazione – nulla d’informativo o giornalistico, insomma –, ma occasioni di analisi e studio in buona misura autonome e a sé stanti.

Le ricerche su Ragghianti restano un elemento imprescindibile che ci contraddistingue. Frutto di un lunga e appassionata ricostruzione filologico-documentaria e critica sui suoi anni giovanili, ricca di novità e scoperte, è il lungo e avvincente testo di Antonino Caleca. L’idea di un dossier tematico all’interno della rivista, già in nuce nel numero scorso, si istituzionalizza, per così dire, nel «Luk» numero 23, che ospita quattro contributi incentrati sulle fototeche d’arte. L’ultima sezione della rivista, ribattezzata ‘Varia’, include testi differenti per temi, impostazione e àmbito temporale e tipologico di riferimento. Dunque uno sguardo largo, non settoriale, innervato da solide metodologie ma privo di schematismi sclerotizzanti, secondo la lezione e l’esempio di Ragghianti, nel solco di una fedeltà allo spirito del suo insegnamento, cui non si vuole venir meno, all’insegna della libertà e del rigore, etico oltre che scientifico” (dall’Editoriale del direttore Paolo Bolpagni)

Direttore: Paolo Bolpagni

Editore

Fondazione Ragghianti

Direttore

Paolo Bolpagni

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